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Illustratrice Nicoletta Ceccoli

Le sue opere vengono comunemente definite “oniriche”, un’attribuzione troppo vaga e riduttiva, ma se con onirico si intende qualcosa che rimanda all’atmosfera dei sogni – rarefatta e indefinita – allora ci piace pensare che le immagini di Nicoletta Ceccoli, esposte per le vie di Cremona dal 4 all’11 ottobre, riusciranno a stimolare l’immaginazione dei passanti.

Nicoletta Ceccoli lavora con tecniche tradizionali, il pennino non è quello di Photoshop, ma quello con le setole. Setole finissime con le quali delinea le sue figure, prevalentemente femminili, circondate da mondi immaginari non proprio rassicuranti, popolati da draghi, pesci, polipi, topolini, biscotti viventi o conigli di peluche.

La storia professionale di Nicoletta Ceccoli è quantomeno particolare: debutta nel 1996 come illustratrice di libri per l’infanzia e per una quindicina di anni ne realizza una moltitudine per diversi editori, sia italiani (Fatatrac, Arka e Mondadori in particolare), sia stranieri. Il suo talento viene suggellato nel 2001 quando riceve il premio Andersen come migliore illustratore.

Ma la svolta arriva intorno al 2010, quando comincia a rallentare progressivamente i lavori editoriali (pur continuando a realizzare libri) per dedicarsi ad opere non commissionate, richieste soprattutto nelle gallerie d’oltreoceano. Nel mezzo ci stanno lavori realizzati per etichette di vino, scatole di caramelle, carte da parati, ma soprattutto un magnifico lavoro di design dei caratteri e delle ambientazioni del film Jack et la mecanique du coeur con la direzione di Mathias Melzieau e la produzione di Luc e Silla Besson.